TRADIZIONI E FOLKLORE

Napoli è una città magica, terra fertile di antiche tradizioni, culla di miti e leggende che affondano le radici in un passato millenario di una cultura popolare molto speciale. Superstizione e rispetto dei riti e delle tradizioni religiose e laiche, ereditate di generazione in generazione. Le espressioni tipiche del folklore napoletano riconosciute e diffuse tra i simboli più tradizionali dello scenario collettivo sono infinite: dalla maschera di Pulcinella al Miracolo di San Gennaro, dalla danza popolare della Tarantella alla Smorfia Napoletana con l’interpretazione dei sogni. Una miriade di miti e leggende tramandate oralmente: dal sacro al profano, che attraversano il tempo e lo spazio dalla fondazione della città ai giorni nostri.

Pulcinella

pulcinella castello

Pulcinella o meglio “Pulecenella”

Al Festival di Napoli non può mancare lui, la maschera per eccellenza, personaggio emblematico della città “Pulecenella”, di origini ancestrali ed inserito nel ‘500 nella Commedia dell’Arte Italiana prendendo successivamente vita a sé nel teatro dei burattini. Incontreremo Pulcinella ad ogni angolo, sulle vie e per le strade del Festival, pigro, ironico, opportunista, sfrontato e chiacchierone con la sua insaziabile voracità alla continua ricerca di cibo e per un piatto di spaghetti sarebbe disposto a tutto: rubare, mentire, imbrogliare e prendere bastonate.

Tarantella

 

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La tarantella è la danza popolare napoletana che ha un profondo significato collettivo: ballata a coppie e accompagnata da tamburelli e nacchere, ballo dai ritmi travolgenti che al Festival di Napoli vi coinvolgerà in corsi, workshop ed esibizioni durante i quali non solo potrete ammirare performance di artisti riconosciuti a livello nazionale ma essere parte integrante della danza stessa ed essere protagonisti dello spettacolo nello spettacolo!!!

Il miracolo di San Gennaro

san gennaro

Santo Patrono della Città di Napoli, i napoletani sono molto legati a lui in quanto nelle sue mani sono le sorti della città e della popolazione stessa salvata nel corso dei secoli da pestilenze ed eruzioni del Vesuvio.
San Gennaro è parte integrante della città e quindi uno speciale tributo al Santo non può mancare. Saranno allestiti spazi espositivi che ripercorreranno i momenti della tradizionale festa e della sua evoluzione.

“Il miracolo del sangue” avviene tre volte l’anno, giorni di fermento e di festa dove le strade del Duomo sono tappezzate dalle luminarie e si riempiono di folle di fedeli in trepidazione. A San Gennaro è stato dedicato un Museo chiamato Museo del Tesoro di San Gennaro dove sono raccolti ex-voto, cimeli e gioielli preziosissimi di inestimabile valore, che sono stati donati al Santo come segno di devozione nel corso del tempo.

La Smorfia Napoletana

numeri

La Smorfia è il libro dell’interpretazione dei sogni, usato per trarre dai sogni stessi i corrispondenti numeri da giocare al lotto, essa è tradizionalmente legata alla città di Napoli che ha una lunga tradizione di affetto nei confronti del gioco del lotto. Non a caso alla Smorfia e al gioco del lotto è associato il gioco della tombola molto praticato nelle case partenopee durante le festività natalizie. Interpretazione dei numeri del lotto e tombolate recitate sono parte integrante del Festival di Napoli, dove il pubblico può partecipare giocando, sfidando la fortuna dove si potranno vincere numerosi premi!!!

Luci, Fuochi d’artificio e Feste Mariane

madonna del carmine

La tradizione religiosa napoletana e campana in generale è molto legata alla figura della Madonna, infatti numerose sono le feste cittadine e patronali in suo onore. Iconograficamente è rappresentata in modi diversi, ornata ed abbigliata in molteplici abiti ma ciò che accomuna le tradizioni legate alla Madonna sono “le luminarie ed i fuochi d’artificio” come simbolo di celebrazione, festa e luce!

Il Festival di Napoli sarà occasione per proporre giochi di luce sfavillanti che saranno una vera e propria sorpresa agli occhi degli spettatori…ma non solo! Potrete assistere ad una gara di fuochi pirotecnici unici nel loro genere dove la Fiera della Mostra d’Oltremare diverrà il punto luce al centro della città!

I Madonnari della Scuola Napoletana

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L’arte di strada che colora il mondo di uomini e donne che dipingono con sorriso e gessetto l’asfalto delle strade napoletane! I “Madonnari” con la loro arte effimera saranno presenti al Festival di Napoli, un’arte non destinata a durare nel tempo, lo spettacolo è tutto lì: nella creazione, nel momento stesso della nascita dell’opera. Un’emozione carpe diem.

Vicoli, bassi e mercatini popolari

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Al Festival di Napoli il pubblico potrà ripercorrere le strade dei vicoli di Napoli con i suoi rumori, con i suoi odori e colori pullulanti di scugnizzi, un labirinto di stradine che si dirama in tutta la città! Luoghi rappresentativi della vita popolare, cuore pulsante della città dove la linea tra ambienti privati e la strada è molto sottile: i bassi, detti in napoletano “Vasci” piccole abitazioni che danno direttamente sulla strada, edicole votive ed altarini simboli della devozione popolare delle persone dei quartieri.

Antichi mestieri “A’ Napule è na vota”

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Tra i vicoli di Napoli non possono mancare gli antichi mestieri di una volta, professioni atipiche ed inventate dalle fantasiose menti napoletane famose per “l’arte dell’arrangiarsi”. Lo spettatore potrà immergersi in un viaggio a ritroso nel tempo dove potrà conoscere “A Napule è na vota”.

Miti e leggende napoletane

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Napoli è storia, leggenda, mito…tradizioni orali che si trasmettono di generazione in generazione grazie all’opera dei famosi “cuntisti napoletani”, cantastorie che accompagneranno i visitatori alla scoperta di personaggi e luoghi della Napoli di ieri e di oggi…da Parthenope a Colapesce, la Bella Mbriana e il Munaciello: un viaggio fantastico tra sorrisi e lezioni di vita.